Ogni coppia costituisce un universo con le sue regole e le sue dinamiche psicologiche. Due persone si incontrano, si piacciono, si innamorano e si mettono insieme. Si costruisce una storia nella quale quell'universo è un senso di appartenenza a qualcosa di unico.
Il bisogno di essere apprezzati, amati, voluti è una necessità dell'essere umano. Cerchiamo la nostra anima gemella, ovvero quell’uomo o quella donna che ci rendano felici, con la quale costruire una famiglia e con la quale invecchiare. Una persona che ci faccia sentire speciali.

Una relazione sana è la somma di tanti elementi quali la fiducia, il rispetto, la stima, l'attrazione e richiede impegno attivo da parte entrambe le persone.

Ma anche la relazione più salda può sfaldarsi.

Iniziano le incomprensioni, la fiducia vacilla, e si comincia a mettere in dubbio la scelta del partner. A questo punto è come se si parlassero due lingue diverse. Una delle difficoltà che incontrano le coppie con le quali lavoro è proprio la scarsa o assente comunicazione, che ha come risultato quello di allontanare persone che fino a poco prima si erano amate con tutte loro stesse. É allora che si perde la possibilità di avere una prospettiva sui bisogni, stati d'animo e sentimenti dell'altro. E quello che succede è che questi bisogni e sentimenti finiscono per essere completamente diversi tra i due partner. Si perde quel senso di "noi" e si torna a pensare solo a "noi stessi".

Spesso uno psicoterapeuta si vede "recapitare" la richiesta, da parte di uno dei due membri, di "aggiustare" il compagno/a, o di fungere da testimone dei torti subiti, come se fosse una sorta di giudice. "Io ho ragione, lui (o lei) ha torto". Nella mia esperienza trovare le colpe è uno sforzo inutile, e porta solamente ad altre incomprensioni e ad altri litigi.

La terapia di coppia non è infatti un'aula di tribunale nella quale il terapeuta deciderà chi abbia ragione e chi torto. In ogni relazione entrambe le persone contribuiscono in ugual misura alla “salute psicologica” del sistema. Ecco che allora è molto più utile cercare di tornare a parlare la "stessa lingua". Si può descrivere il terapeuta di coppia come colui che può fare da interprete tra i due membri.
In casi simili chi formula la richiesta ha l'aspettativa inconscia che il terapeuta sia una sorta di mago la cui bacchetta magica potrà curare il compagno/a, farlo ragionare, riportando la serenità nella coppia. 

Allora piuttosto che domandare allo psicoterapeuta “come posso fare per convincere il mio compagno/a a iniziare una terapia di coppia?”, sarebbe opportuno cercare di capire insieme al terapeuta come funziona la psicoterapia, ponendo le basi per lo sviluppo di una richiesta consapevole di aiuto. 
Il lavoro terapeutico avrà come obiettivo quello di ripristinare la comunicazione, aiutando i membri della coppia a percepire l’altro sotto una luce diversa, ma anche aiutandoli ad elaborare un’immagine di sé più realistica all’interno della coppia. Lasciare da parte le necessità personali per privilegiare quelle della coppia.
Di certo non esiste la relazione perfetta, e anzi ogni relazione “sana” ha i suoi difetti, che possono essere però smussati affrontandoli insieme piuttosto che cercarne il colpevole, alla ricerca di una miglior vita di coppia. Di tornare a sentire quel senso di "noi".

Per richiedere una consulenza di coppia è possibile scrivere qui o telefonare al 3285953376
In alternativa è possibile scrivere a danielelami@libero.it o usare WHATSAPP

Sedi Roma Nord e Roma Eur





Vai agli Ultimi Articoli
Vai alla pagina iniziale

Seleziona la lingua, inglese o italiano